Fiaba gotica ” Terry Lanus e il vecchio cinematografo

Il freddo e il vento avevano svuotato le strade, e solo Terry Lanus camminava nella notte gelida. All’improvviso si fermò davanti al vecchio cinema frequentato in gioventù, e con grande sorpresa, credendo fosse chiuso, notò una debole luce al suo interno. Decise di entrare, pur notando l’assoluta assenza di anima viva; né un portiere, né una maschera, nessuno! Raggiunse la scala che portava al palco e dette un’occhiata tra le file delle poltrone reclinabili. Notò solo uno sparuto numero di spettatori seduti qua e là, che guardavano in silenzio lo schermo, dove veniva proiettato un vecchio film horror: “Dal profondo delle tenebre”, con Vincent Price. Terry seduto in seconda fila sentì lo scricchiolio della poltrona sotto il suo peso e uno degli spettatori, lentamente, voltò la faccia verso di lui per tornarsene un attimo dopo a guardare la vetusta pellicola. Il giovane Lanus rimase con gli occhi fissi su quello spettatore, perché gli sembrò di vedere che il viso di tale persona assomigliasse, in maniera impressionante, ad uno scarnificato teschio. Siccome alla sua età non si fidava molto di quello che vedeva, e la luce tremula dello schermo sembrava piuttosto ingannevole, si dedicò alla visione del film. Intanto, sul grande pannello bianco stava passando una scena terrificante all’interno di un cimitero avvolto da una nebbia spettrale. Improvvisamente, dalle cripte e i pantheon, cominciarono ad uscire alcuni morti erranti e un nutrito gruppo di scheletri si ersero all’improvviso smuovendo la terra dalle rispettive tombe. Nella scena, i morti viventi iniziarono ad avanzare verso una direzione comune, lo schermo. Terry non poté credere a quello che stava accadendo. I non morti sembravano sull’altro lato di un bicchiere, e appoggiavano le scheletriche mani sullo schermo. Stava diventando tutto troppo strano per lui. Si alzò per andarsene, ma tutti gli spettatori ebbero a voltarsi verso la propria direzione. Riconobbe, allora, i loro orribili volti e l’identificò negli stessi morti erranti del film. Terry Lanus, non resistendo a siffatta visione, crollò privo di sensi sulla poltrona, mentre una fitta atroce aveva pervaso in precedenza il lato sinistro del suo torace. Dopo un lungo e propiziatorio sonno si destò all’interno di un sepolcreto: intorno a lui tanta nebbia e decine di anime peregrinanti, scheletri che vacillavano e non morti che deambulavano senza meta. Era stato il sogno di Terry, anima in pena, addetto alla vendita dei biglietti nel cinema Aerion, e morto d’infarto l’estate del 1939. Lo schermo si rifece buio e le porte del cinematografo si richiusero per l’eternità.

Massimo Melani 📽️

Fiaba gotica: “Oscar”

In una piccola stanza, il vecchio Oscar sonnecchiava su una sedia, con la testa appoggiata al muro, e la bocca aperta. La notte era più vivace del solito: si sentivano urla provenienti dal vicino stadio, rumore di traffico più disordinato e forte del normale. I rumori, d’improvviso, terminarono e l’uomo si svegliò. Oscar sbadigliò e si passò le mani sul viso, guardò fuori dalla finestra mentre il frastuono riprendeva aumentando ancora. – Cosa c’è di sbagliato in questa città maledetta?, brontolò dentro di sé il vecchio mentre si versava del caffè. Con la tazza in mano, si avvicinò nuovamente alla finestra, e l’aprì per prendere un po’ d’aria. Un gruppo di persone stava correndo per la strada, e dietro di loro c’era un’altra serie di individui. Quando il secondo gruppo passò davanti alla finestra, Oscar osservò che molti di loro erano orribilmente feriti; fatalmente feriti, troppo per camminare a quel ritmo. Alcune auto cercavano di farsi largo tra la moltitudine di perseguitati e persecutori, dando strombazzate e frenando continuamente. – Ma che diavolo sta succedendo …! – gridò l’anziano, completamente stupito dalla situazione. – Quelle persone dovrebbero essere morte con quelle ferite e quei pezzi di carne che perdono dai loro corpi!, esclamò impaurito. Infatti, erano “non morti”! Di sotto, qualcuno correva urlando come un pazzo: – I morti si sono risvegliati! I morti …! Quelle parole e ciò che vide, lo riempirono di terrore, dal momento che era il custode dell’obitorio. Il vecchio, si era dimenticato di chiudere con il lucchetto la porta… Intanto, cominciò a sentire pesanti passi che stavano raggiungendo il suo appartamento… Dopo pochi minuti silenzio assoluto. Massimo Melani (Il Racconrafavole) ,👹 https://www.instagram.com/p/Cuq75KpsSwbtHVsSw-lgbc92SgrqqQZu5tgHHM0/?igshid=Yzg1Yjc1NjY2ZQ==

Le festività natalizie, le fiabe e i cattivi che diventano realtà

La stagione delle vacanze è un periodo che molti considerano il più allegro dell’anno. Tutti bevono cioccolata calda, fanno e ricevono regali e si fanno baciare le ciglia dal gelo. Cosa potrebbe essere più perfetto? Ma quando qualcosa sembra così puro e immacolato, naturalmente deve esserci il fatidico rovescio della medaglia – e quando si tratta della stagione invernale in particolare, c’è almeno una leggenda o mito inquietante per ogni fiocco di neve che cade. Molte di queste leggende spettrali sono state inventate per tenere in riga i bambini cattivi durante tutto l’anno, ma le conseguenze di un brutto comportamento sono spesso molto più gravi del vecchio pezzo di carbone. Molte di queste storie e leggende hanno origine in Germania e in altri paesi circostanti, il che ha senso se si ricorda che la Germania ha inventato molte delle tradizioni natalizie che conosciamo e amiamo. Combinate questo con il fatto che il paese ha anche prodotto alcune delle fiabe più inquietanti in assoluto conosciute dall’umanità e, beh … fate i conti. Adesso i cattivi delle storie sono diventati realtà e stanno facendo di tutto per farci passare un Natale e Epifania da incubo. Questi troll, queste streghe cattive hanno preso le sembianze di Salvini, La Russa, Meloni, Roccella e… Massimo Melani https://www.instagram.com/p/Cl8SQE9sMC6-6C23hc1YgBcLTWVq2L-YvIupbk0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Fiaba horror “Il pozzo”

Horror fairy tales

Quando la piccola Sophie aveva sette anni, si chinò su un pozzo per vedere cosa c’era dentro. Cadde, si ferì e pianse amaramente nel buio. Improvvisamente udì sopra di lei la voce di una ragazza che gridava: “Alla tua sinistra ci sono pietre che sporgono dal pozzo, su cui puoi arrampicarti. Io, purtroppo, non le vidi”. Fece come gli aveva detto la ragazza e con grande difficoltà riuscì ad uscire dal pozzo. Quando finalmente mise piedi a terra, la ragazza non c’era più. Sophie corse rapidamente a casa e raccontò tutto a sua madre, la quale le disse che una ragazza era caduta nel pozzo molti anni fa, solo che ci era annegata. Il Raccontafavole https://www.instagram.com/p/Cfg82O2sFWxvBaIVssPoGInQ2bKAMNPvmPHmTs0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Le mie fiabe/storie horror

Horror fairy tales

Non tutte le storie dell’orrore sono egualmente terrificanti per gli appassionati del genere. Ad alcuni viene la pelle d’oca e le lacrime agli occhi quando leggono o guardano uno spaventoso racconto di mostri. Altri non si impauriscono facilmente. Sono induriti o semplicemente hanno un sapore diverso quando si tratta di horror. Ciò che spaventa di più alcune persone è ciò che non vedono. L’ immaginazione è il mezzo più terribile per loro. Altri, invece, temono le descrizioni visive e le scene splash come quella del film “Saw”. Per questo motivo, non ci può mai essere alcuna garanzia che una storia spaventosa, lo sarà per tutti. Tuttavia, ogni volta, cerco di mettere insieme alcune storie dell’orrore più inquietanti per adulti che interessino un po’ tutti. Inoltre, un mio racconto horror rivolto agli adulti non deve per forza essere lungo, infatti, secondo me, i racconti horror brevi rivolti ai più grandi, possono suscitare un senso di paura ancora maggiore rispetto a versioni con vari capitoli. Ahhh! Una cosa, dimenticavo, alcune delle storie spaventose sono basate su eventi reali, ma non dirò quali in particolare. Se siete in grado di sopportare tutte le storie dell’orrore senza guardare nemmeno una volta la porta o la finestra, significa che oltre ad essere degli adulti senza dubbio, siete molto tolleranti nei confronti del “mio” terrore. Mettetevi alla prova! Il Raccontafavole https://www.instagram.com/p/CfWVpSYM87Jpci_TuFE_NUh-D6hE2-xjdufEaQ0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Il passerotto con l’ala spezzata

Horror fairy tales

Elena Mansardi si era appena trasferita in un nuovo appartamento ma la prima notte scoprì qualcosa di terrificante. Quel posto custodiva un oscuro segreto. Infatti, un piccolo passerotto dall’aula spezzata le beccó ripetutamente l’occhio sinistro, tanto da farlo copiosamente sanguinare. La mattina dopo, guardandosi allo specchio, notó il volatile sulla spalliera del letto. Si guardarono a lungo e poi l’uccello scomparve dietro un mobile della camera. La donna, prima di andarsene al suo lavoro, passò al pronto soccorso per farsi medicare l’occhio che, inspiegabilmente, continuava a sanguinare ed a velarsi di grigio chiaro. Il medico le consigliò di andare subito dall’oculista perchè la situazione era piuttosto grave. Mentre era in attesa della visita anche l’altra pupilla iniziò a cambiare colore al che Elena, non vedendoci quasi più, gridò un drammatico “aiutatemi sto diventando cieca”. Il dottore sentito l’urlo straziante uscì dal suo studio per vedere cosa stesse accadendo. Davanti a lui si presentò una scena raccapricciante: i due occhi della donna erano usciti dalle orbite sostenuti da un leggero filo di carne, mentre Elena sconvolta moriva d’infarto. 5 anni dopo una giovane coppia cambiò casa e andò ad abitare in quella di Elena. Tre giorni dopo il quotidiano della città riportava in prima pagina questa notizia “Giovani sposini trovati morti nella loro casa, senza più occhi e coperti dalla testa ai piedi di sangue”. Nel frattempo il passerotto dall’ala spezzata, non si sa come, si spostó nel vicino asilo della città… Il Raccontafavole https://www.instagram.com/p/CeYG5ItsnwA0-HtJajPgJhSxAxmAv4A4PVl1jo0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Fiabe horror “La quercia affamata”

Horror fairy tales

Quando Pietro venne al mondo, la quercia era già in giardino, nessuno si meravigliò che il ragazzo ne avesse paura, perché era più grande di lui e i suoi rami sembravano braccia protese per raggiungere qualcosa. Pensavano che da grande avrebbe dimenticato la sua paura, ma non fu così, il ragazzo continuó a rifiutarsi di uscire in giardino. Pensava che l’albero volesse prenderlo, cercando di entrare dalla finestra, e ogni volta che vi posava lo sguardo si rintanava dietro la mobilia. Addirittura lo trovarono anche a dormire nella vasca da bagno. Nessuno credeva alla sua storia, quindi fece finta che tutto andasse bene. Poiché il ragazzo non si lamentava più, tutti considerarono la cosa dimenticata, finché il ragazzino scomparve. La finestra era rotta, c’erano alcune foglie di quercia per terra e segni di trascinamento attraverso il cortile, che raggiungeva l’albero. Tuttavia, nessuno volle menzionare l’ovvia relazione. I genitori denunciarono la scomparsa del figlio, con la polizia che iniziò subito la sua ricerca, ma questa non ottenne risultati positivi. Con il passare dei giorni, solo la madre capì che il ragazzo non stava mentendo, le prove parlavano da sole. La donna cominciò a guardare a lungo la quercia con sospetto e vide, più volte, i rami cambiare posizione. Così prese un’ascia e andò a colpire il tronco. Poco dopo, il sangue prese a scorrere dalla parte colpita, i rami si stesero e la donna colpì ancora più forte, ma potè far poco per abbattere la grande quercia. Cadde in ginocchio a terra, piena di delusione ma poi vide un’altra opportunità davanti a sé, tolse la terra con grande impeto, per scoprire le radici dell’albero e salarle, ma non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi davanti ad una tale scena: il corpo di suo figlio giaceva lì, tra le radici, quasi asciutto, perché queste avevano nutrito la quercia con il sangue del ragazzo. Si capì all’istante che la carneficina andava avanti da molti anni, perché oltre al corpo del giovane furono trovati altri 14 cadaveri, proprio pari al numero di rami che aveva l’albero. Il Raccontafavole https://www.instagram.com/p/Cdtj1Kps_gnic5YYsjXYFMt3zg7IRW2FutybII0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Fiaba horror “La bambina abbandonata”

Horror fairy tales

Una coppia stava tornando a casa nel cuore della notte, dopo aver fatto una passeggiata dopo cena. Camminarono per strade e vicoli scarsamente illuminati e, mentre svoltarono un angolo, videro un paio di fagotti sdraiati davanti a loro. Si avvicinarono per dare un’occhiata e trovarono una donna morta, con la gola tagliata e tra le braccia una bambina tutta insanguinata. La piccola era molto pallida, ma su di lei non si vedeva nessuna ferita. Pensarono che soffrisse probabilmente di ipotermia, dato che era una notte fredda. Con una decisione affrettata, l’uomo la avvolse nella sua giacca e la prese tra le braccia, mentre la moglie cercò di contattare il pronto soccorso. Ma la batteria del cellulare si stava esaurendo e così non riuscì a completare la chiamata, e quindi corsero a casa loro, per chiedere aiuto da lì o prendere l’auto per portarla in ospedale. Nella sua corsa frenetica all’improvviso l’uomo si fermò, apparentemente stanco, e cadde in ginocchio a terra, mentre  una pozza di sangue gli circondava il corpo, col viso impallidito, e ad un certo punto lasciò cadere la bambina rivelando una terribile ferita sul suo addome. Quella che si rannicchiava tra le sue braccia non era solo una bambina, ma un mostro malvagio, che inizio’ a mangiarlo vivo, mordendogli le viscere. La bimba si tolse la giacca, i suoi occhi divennero più scuri della notte, e sorrise cupa, mostrando le sue molteplici file di zanne affilate, e scuotendo i suoi artigli sporchi, inchiodandoli al petto della donna. Si susseguirono più di 10 morti nella stessa settimana, in condizioni simili, mentre la polizia non riusciva a spiegare i spaventosi omicidi, ma la gente per strada diceva che fosse lo spirito di una bambina gettata nella discarica anni prima, che cercava vendetta per quello che le avevano fatto. MM https://www.instagram.com/p/CddYab-MIK0lwOwSvIGzCx7oq6Noh61lbP5qs00/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Fiaba horror “Tre passi nell’oscurità”

Horror fairy tales

Se ne stava lì in mezzo al nulla, con il bagliore della città alle spalle, e l’oscurità più nera che avesse mai visto davanti a sé, da entrambi i lati era circondato dai suoi vicini, una dozzina di ragazzi che lo sfidavano ad attraversare quella zona oscura come iniziazione prima di entrare nel gruppo, secondo le sue parole. Tutti in quel momento affrontarono la stessa cosa, tuttavia era una bugia, nessuno di loro aveva mai messo piede vicino a quel luogo, nemmeno durante il giorno. Si diceva che lì abitasse un vecchio pazzo, un eremita a cui piaceva abbattere chiunque si avvicinasse, e che apposta avesse piantato lì alberi così fitti che non lasciavano passare un raggio di luce nemmeno nei giorni più soleggiati; ma una volta, ancora una volta si riveló una bugia, perché il luogo stesso aveva qualcosa di strano, la pesantezza che gravava sulle spalle proprio quando ci si avvicinava, la sensazione di essere perseguitati, creava grande paura… Una paura che non era di questo mondo. Il nuovo ragazzo era esente da queste storie, ma non dall’effetto causato da quel luogo oscuro, in cui doveva compiere solo tre passi per ottenere il riconoscimento e l’approvazione delle persone che in quel momento formavano il suo mondo. Solo tre passi per dimostrare il suo valore, solo tre semplici passi nella profonda oscurità… ma non c’era possibilità che ne facesse uno solo, un respiro affannoso improvviso li mise in allerta, poi solo urla, urla e urla piene di terrore poiché  era il giovane che stava annegando nel buio. Nessuno osó fare quei tre semplici passi per salvarlo, per scoprire cosa stesse succedendo, ma fu chiaro che ciò che lo catturó in quella notte non era un vecchio eremita, perché i vecchi eremiti non hanno le corna, né lasciano segni di zoccoli per terra. MM https://www.instagram.com/p/CdXsFFwMwoWKgd6eDwgjPG1WxG6M3WjJvDCIKY0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Fiaba horror “La chiave per l’inferno”

Horror fairy tales

A Johanna Southgate non piaceva molto l’idea di essere la nuova ragazza del quartiere, poiché era molto difficile per lei fare amicizia. Non le piaceva la solitudine, ma in quel momento era tutto ciò che aveva. Col passare dei giorni, solo un ragazzo le si avvicinò. Non era il miglior candidato per includerla in una cerchia sociale, perché la gente lo classificava come “strano”, ma Johanna si sentiva bene in sua compagnia. Era il nipote dell’antiquario e portava sempre qualcosa tra le mani per mostrarlo alla sua nuova amica. È così che le ore volavano, assegnando storie per ogni cosa nuova.

Prendendo più confidenza, il ragazzo, di nome Eric, decise di condurla al negozio, in modo che suo nonno le mostrasse gli oggetti più interessanti. Tra di loro un’antica chiave, che, secondo quanto raccontó a Johanna, serviva ad aprire le porte dell’inferno stesso. I tre lo presero come uno scherzo, perché era molto difficile per loro credere a quella teoria e, naturalmente, il vecchio non l’aveva mai verificata. Il giovane però aveva in mente qualcos’altro, voleva portarla nella stanza dove tenevano armature, gioielli e cose davvero preziose. Cercarono di entrare quando il nonno andò a servire un cliente, ma la porta era chiusa a chiave, la serratura semplicemente non funzionava; Eric chiese alla ragazza di portargli qualcosa per sbloccare il meccanismo. La cosa più vicina che aveva era la chiave, che il nonno aveva lasciato sulla scrivania. Quando l’avvicinò alla serratura si vide un bagliore rosso sotto la porta, e una volta dentro la chiave cambiò per adattarsi perfettamente al meccanismo. Un secondo dopo la porta si aprì, facendo uscire un fumo denso e scuro. Dopodiché  tutto fu urla e disperazione. Quando i vicini andarono a vedere cosa stava succedendo, trovarono solo il povero antiquario steso per terra, che piangeva e diceva che il Diavolo era uscito da quella porta e aveva dilaniato i due ragazzi, portandoli dritti all’inferno. MM