G. Meloni incompetente e presto sbatterà sull’ Europa

Un suo grande errore è il tentativo di abbattere la Repubblica parlamentare, entro il 2024. C’è una determinazione, peraltro dichiarata ogni volta che straparla, di voler cambiare la governance del paese. È pura follia, perché se c’è una cosa che funziona in Italia è la presidenza della Repubblica. Poi, il totale fallimento sull’ immigrazione e le sue assurde parole sul “pizzo di stato”, alla stregua del ministro Lunardi che nel 2001 disse ” Mafia e camorra sono fenomeni che ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Purtroppo ci sono, dovremo convivere con queste realtà. Noi andiamo avanti a fare le opere che dobbiamo fare.” Un presidente del Consiglio che accoppia il concetto di Stato a quello di pizzo è indegno e non è in grado di governare. Non è semplicemente un’ indecenza, ma è proprio un’incapacità. Penso e spero che anche i suoi elettori capiscano che Meloni ha ormai toccato il fondo. Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/C03aTOVt7yDZJjfBBg-Q-8ywRdd26bN2Y-HlM40/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

Sergio_free81 mi chiede: “Max, cosa ne pensi della Schlein?”

Caro Sergio, appena è stata eletta segretaria PD ho sperato in un ritorno progressista, riformista, assistenzialista verso i più deboli del partito dem. Oggi, dopo oltre 8 mesi dal suo insediamento, penso che Elly Schlein sia un’ entità funzionale alle ideologie vuote e più estremiste della sinistra italiana di questi tempi. Al servizio di coloro che hanno pensato bene di darle l’ incarico in maniera poco contemplata sia chiaro, e lo dimostra la rabbia con cui spesso se ne va via Bonaccini (unico candidato credibile e serio del PD) dalle varie conferenze stampa e ciò dimostra che siamo di fronte a una ghignante attrice che dovrà interpretare giorno per giorno un ruolo con le sfaccettature suggerite dalla direzione occulta dei vertici di partito. Caro Sergio, questo non te lo scordare, non è Schlein a dare la benché minima direttiva al suo partito, ma recita solo un copione mal scritto dai suoi “superiori” del soviet, anch’essi non all’altezza di uno schieramento che per anni ha fatto la storia politica del nostro Paese. Massimo Melani ✊🌹👎 https://www.instagram.com/p/C0J7GQ-qpVU/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

La lentezza politica intellettuale di Elly Schlein e la noia mortale che arriva quando parla

Schlein non ha ancora svoltato, come si dice, e non ha ottenuto il benché minimo risultato, non riuscendo a incidere nell’opinione pubblica e, ahilei, una ricetta per uscirne non c’è. Continua, senza tregua, a chi la critica, a dire che è stata eletta per quattro anni. Sbaglia. Possibile che la segretaria del PD la pensi davvero così, non sapendo che un partito politico non è come il Parlamento? Che Camera e Senato hanno una legislatura davanti a sé, mentre il partito “vive” con un organismo che ha vita propria sempre sub judice? Ella non ha una scadenza prestabilita, precisa: la sua tenuta dipende da varie cose, cioè dai risultati concreti che riuscirà a ottenere. E, per ora, il suo cammino non ha portato a nulla, solo discorsi basati sul pressappochismo e sterilità intellettuale. Lei crede di durare 4 anni? Ne dubito molto se continua di tal passo. Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/Cza1h6Hsbvc-Xnu_0QpSbiFUMpO637G1slaJl80/?igshid=MXc2dWFrZ25ldjM0Nw==

L’arrogante stravaganza di un presidente del Consiglio che decide da sé (?) la riforma per aumentare la forza politica del premier

“Siamo in Italia”, diranno molti di voi, un Paese dove in pochi conoscono la Costituzione e la rispettano. A parte gli innumerevoli errori già sottolineati nei miei precedenti articoli, si evidenzia qui il modo: come G. Meloni presenta una rivoluzione, già da soffocare, in cui fra lei e il popolo scompaiono sia il Quirinale sia il Parlamento. Sì, sicuramente non è farina del suo sacco, perché lei sa di diritto costituzionale come io di algebra. Questa assurda riforma è stata scritta dal professore Francesco Saverio Marini, uno che di Costituzione dovrebbe saperne. E ne sa! Ma l’ha architettata su misura per la premier, la quale l’ha immantinente accettata in quanto l’ostrogoto non lo conosce. G. Meloni inciamperà, ripercorrendo il cammino, di chi voleva bicamerali, poi fallite, e bocciature referendarie: l’idea che, una volta chiamati a governare, si debba mettere su il grande baraccone delle riforme, che fa molto “statista”, e lei non lo è, accompagnato da una certa sfarzosità sulla “rivoluzione da compiere”, il trapasso da chiudere, la “Terza Repubblica” da fondare. Tutte cose che “Ella” non sarà mai capace di portare a termine. Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/CzN2Ji0MizIdFUC-Lw47JdYOV0p2bybLYoEGJM0/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

C’è una donna che fugge dal suo totale fallimento: Giorgia Meloni

Dal grande ottimismo urlato ognove allo sforamento pericoloso praticato sui conti. Dall’ “invasione” dei migranti da fermare a qualche inutile norma infruttuosa sugli scafisti. La premier non può più dire, com’è solita fare, “è colpa degli altri”, e non mette mai la faccia sui due temi principali del sovranismo. E di certo è solo colpa sua l’assenza di, secondo l’abusata espressione, evitare di metterci il faccione in conferenza stampa al termine del cdm. Ha capito perché l’atterraggio sul terreno della brusca realtà, del principio di realtà, è davvero rischioso per tutte le mete non raggiunte. E rappresenta la magnificazione di ciò che G. Meloni soffre di più: l’incoerenza totale su quanto allegramente sbandierato in tutti questi mesi e alle promesse elettorali mai mantenute. Un bel “mi dimetto” le restituirebbe un po’ di rispetto. Ma non fa parte di lei. Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/Cxue44tMoX0Hr1TyyrdFylEzfjsIme9JfsooOo0/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

Il governo Meloni dovrebbe dimettersi…

A cose normali il governo Meloni avrebbe già dovuto dare da giorni le dimissioni per il totale fallimento del suo effimero e incompetente programma politico, irrealizzato in ogni sua parte. Questo esecutivo dovrebbe presentare la “lettera di dimissioni” immantinente. Uscire di scena in punta di piedi senza fare il minimo rumore. Poi, nel tempo, guai circondarsi nuovamente di gente come loro perché se dovesse succedere non ci sarà più nessuna democrazia da salvare ma solo interessi privati, lotte per più potere e denaro e disegni di legge totalmente fasulli, il tutto incorniciato nella pura caducità e illusorietà. Meloni aveva promesso un cambiamento radicale della Res Publica; c’è stato ma in peggio. Ha sempre tentato con proclami ad occhi ‘sbuzzati’, all’inizio. Adesso guarda nel vuoto della sua incapacità. Ha sempre fallito. Non ha mai discusso ma ordinato malamente sapendo di errare. Ci proverà di nuovo. Fallirà ancora. Fallirà meglio. Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/CxapbPLMatbx2R2_i-wliWGymO7YA6KavR-Aw80/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

Il primo anno indecoroso da Premier di Giorgia Meloni…

Non solo a Cernobbio monta il disincanto. Cala nei sondaggi la fiducia nel governo, dopo i quasi dodici mesi di attività, e Meloni perde ben tre punti percentuali nel gradimento. Non bastano le trasvolate in ogni parte del mondo a mostrare una “fuoriclasse”, secondo la definizione di Repubblica, alle prese con vestiti griffati, scarpe cangianti e capelli al vento. A Caivano la presidente Meloni ha sentenziato che lo Stato lì non esiste. Dinanzi al territorio napoletano sfregiato dal vuoto di potere, tocca a lei “metterci la faccia”. E per questo la patriota dona il suo viso alle telecamere, che la riprendono in ogni passerella che volentieri si concede nei luoghi del dolore. Molta rappresentazione e nessuna capacità di incidere sulle situazioni effettive di disagio si convertono però, alla fine, in un cortocircuito della comunicazione. Doti da statista, che mai sono apparse nella sua fallita guida di governo. La crescita non c’è stata, l’economia ristagna e perciò la cronaca nera funge da occasione salvifica. Lei afferra una emergenza dopo l’altra e, attraverso le sue fugaci uscite, sparge proclami con inflessione romanesca rivolgendosi direttamente al pubblico, senza neppure il rumore di fondo delle domande dei cronisti. E così tira a campare. Il volto del potere si dilegua e un’altra tappa la attende nella continua fuga dal concreto. Questo Stato volatile, effimero, interessato solo alla collezione delle foto di rito con i grandi della Terra, riassume la sostanza dell’esperienza di un anno nero a Palazzo Chigi. Con la speme che gli italiani si accorgano di tale disastro. Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/Cw6ypF7M5iq4ReZQk2kwWK5bw-sX85UbvzQmlY0/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

Il fallimentare governo Meloni

Prometteva di cercare gli scafisti “in tutto il globo terracqueo” ma i dati mostrano il fallimento di Meloni. Costei proclamava di dare la caccia senza sosta agli scafisti “in tutto il globo terracqueo”, ma i numeri sui migranti sbarcati in Italia, diffusi dal Dipartimento della Pubblica sicurezza, mostrano la totale inefficacia della strategia del governo. Il suo governo sta fallendo in tutto eppure l’idiozia italiana continua a volerla a capo di questo esecutivo effimero e inutile. Più di tremila ospiti nell’hotspot di Lampedusa, una struttura che può contenere in teoria massimo 400 migranti. Tutto nella gestione dell’immigrazione non sta funzionando, e il governo Meloni lo sa bene, anche se la premier si ostina a ripetere che il suo esecutivo sta inanellando una serie di successi. Pure menzogne sapendo di mentire, tanto i buzzurri che la votano ci cascheranno anche stavolta… Inoltre, il presidente tunisino Kais Saied si è impegnato soltanto a riammettere i suoi connazionali che arrivano in Italia, non i migranti di altre nazionalità. Praticamente l’opposto di ciò che riportava in Parlamento la biondina di FdI. Che dire, continuate a sostenerla e ci ritroveremo col tempo in paese paragonabile a quelli del terzo mondo. Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/CwCVKEwMlrmzQ2N-Ifps2GZPuWDevOceiH9KRM0/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

Meloni in giro per il mondo, ma senza risultati positivi…

È stata la volta della Tunisia. La premier è andata da Saied e ha promesso ogni sforzo per l’accordo con l’Fmi. Ma Tunisi di accettare le condizioni del fondo non ne vuole sapere. Finisce così il suo viaggio lampo, con il pensiero della bomba migranti che può esplodere in piena estate. Altro fallimento annunciato. Non riesce mai in niente. Ride, saluta, scherza con i vari capi di stato senza mai ottenere un cappero. Due ore di colloquio. E il proposito di tornare presto. Non da sola, ma con Ursula von Der Leyen, a testimoniare ciò che al momento è negato dall’evidenza. E, cioè, che a tendere la mano alla Tunisia non è solo l’Italia, ma tutta l’Ue. Ad oggi, infatti, è la presenza forte dell’Unione europea che manca nel delicatissimo dossier tunisino. E la presidente del Consiglio, come ogni volta, manca in pieno la preda. Dal 25 settembre ad oggi solo bla bla bla e nient’altro. Ma gli italiani continuano a premiarla. Andrà di moda la totale incompetenza?! Vallo a sapere… Massimo Melani 📖 https://www.instagram.com/p/CtLT8OYMd97MwIvWBjg6RX-9ApPPgOjWtFdfjY0/?igshid=MTc4MmM1YmI2Ng==

No, non attacco più Giorgia Meloni perché ho profonda commiserazione di lei

Provo un vero sentimento di pietà verso chi è infelice, verso i suoi dolori, le sue disgrazie, i suoi difetti che sono tanti… così come gli errori. Ecco, Giorgia Meloni, adesso la percepisco così, una personcina che si trova a svolgere un’attività troppo impegnativa per lei. Poverina, da quando è salita sul trono più prestigioso della politica italiota non ne ha azzeccata una che è una. Dove ha messo le mani, insieme al suo scarso governo, ha riscosso solo risultati negativi, tutte le promesse pre-elettoriali non sono state mantenute, anzi, prendiamo ad esempio l’immigrazione, da quando è Presidente del Consiglio, è aumentata in maniera esponenziale, a differenza di quanto programmato prima del 25 settembre. Poi, i problemi con i suoi cani sciolti che hanno attaccato il PD evidenziando documenti top secret sul caso Cospito. Dopo, le esternazioni vergognose di Campedosi sulla strage di migranti a Cutro. Indi, le dichiarazioni fasciste di La Russa sulle Fosse Ardeatine. Bene, la Premier non ha proferito parole contro tali nefandezze dei suoi accoliti ma, addirittura, li ha difesi a dismisura. Per non parlare del l’ incapacità di raggiungere gli scopi fissati da Draghi riguardo al PNRR, rinunciando per la sua incompetente inesperienza a gestire simili situazioni. Come si fa, quindi, ad avercela con una creatura così inidonea per la politica che conta, che niente sa fare e niente riesce a realizzare. Ma no, non si può! Ci penserà lei stessa ad auto annientarsi. Massimo Melani 🌹 https://www.instagram.com/p/CrAIjn8N3Vm4GnLianpvrBOtYlwVvjrHTF-FmE0/?igshid=MDJmNzVkMjY=