La mia prof di Lettere ripeteva un giorno sì e l’ altro pure che la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci. Pensate la violenza compiuta su minorenni e loro fratelli appena adolescenti, da forze dell’ordine combinate a guerra con elmetti, manganelli e bombe fumogene. E solo perché a Pisa e Firenze questi ragazzini protestavano a favore della Palestina con manifesti e slogan verbali pro pace. All’ improvviso si è alzata una nube di fumogeni dalla quale sono apparsi “soldati” vestiti di tutto punto come dovessero affrontare una frangia di terroristi di Hamas e la fine di questa odiosa ‘bravata’ l’ha vista il mondo intiero. NYPost, Usa Today, Le Monde, El Pais hanno dissentito con parole dure verso il ministro dell’Interno. Manganelli e cazzotti contro giovani la cui colpa è stata solo quella di contestare contro Israele e inneggiare pro Palestina. Naturalmente, Salvini -fascista nato- ha difeso vergognosamente i picchiatori in divisa da combattimento. E Piantedosi si è limitato, codardamente, a rimandare il tutto a presunte indagini senza una parola di scuse verso questi assaltatori scellerati. Solo Mattarella ha tirato gli orecchi a questi barbari e a chi li ha difesi. Dopo Cutro, Pisa e Firenze, Matteo Piantedosi dimettiti se sei un uomo. Salvini, una domanda: “Ma fosse successo ai tuoi figli?” Già ma chissà se sono veramente tuoi… Massimo Melani 📖
Questa voglia di riforma del premierato arriva proprio al culmine di massimo analfabetismo politico portato da questo governo farsa. Ora Salvini e FdI difendono i manganellatori di Pisa e Firenze e fingono una perduta memoria della tirannia più becera e violenta. A cosa serve il “premierato” a questo maldestro esecutivo; perché l’ ”elezione” diretta. Sanno loro il vero perché. Sanno che l’elettorato italiano è il più ignorante che esista in Europa e Meloni & C. ne approfittano. In questa Italia così mal diretta ci vuole una riforma istituzionale che inoculi nel DNA politico dosi massicce di democrazia rappresentativa, sezionata e ben mediata. La storia politica del paese ci ricorda che le riforme istituzionali non hanno mai portato a nulla, a causa del “complesso del tiranno”, di cui avrebbe sofferto la sua politica: cioè il timore che rafforzare l’esecutivo e snellire il processo di decisione politica avrebbe portato a una deriva autoritaria. E già, purtroppo, ne abbiamo esempi ogni giorno con figure illetterate che difendono la repressione, la violenza sui minori, la misoginia, l’omofobia … Quindi, ben vi sta’ a voi che sceglierete tra un generale fascista e un imprenditore… fascista. Dopo, però, non venite a piangere sui danni causati. Massimo Melani 📖🤦♂️
Lo sprezzo della vergogna del capo della Lega è ignobile, ma è una sua prerogativa quando entra in ballo il macellaio del Cremlino. Per Salvini “a dire la verità sull’assassinio di Navalny ci dovranno pensare medici legali e giudici russi* (tutti soggiogati e indirizzati dal tiranno Putin). Nella Lega, che questo burattino dirige con indole carnascialesca, per una parte minore, ma di gente seria, il segretario è diventato un vero problema: non si capisce come possa dare ancora man forte a un criminale di guerra di tal fattura. “Qual è il livello di ridicolo a cui Matteo Salvini è disposto a sottoporsi per mantenere una diversità, agli occhi dei suoi elettori o a quelli di suoi referenti internazionali?”, afferma HuffPost. Ormai è troppo facile vomitare su Matteo Salvini sarcasmo o ironia, dal momento, e sono anni, che ogni sua dichiarazione politica faticherebbe a reggere la prova dell’alcol test. Ieri (martedì 20) ha avuto il coraggio di controbattere al discorso di Yulia Navalnaya (secondo la quale il marito Aleksej Navalny è stato ucciso da Vladimir Putin con il veleno) avvalendosi di parole come medici e magistrati e responsi sicuri, forse magari con un processo giunto in Cassazione. La stupidità è uno stato naturale, una forza potente e spontanea che da tempo ha come suo maestro sapiente e fedele il sig. Matteo Salvini. Massimo Melani 📖
Ma molti assennati del partito hanno accolto con forti malumori questa pazzoide idea. Anche l’elettorato mugugna e non poco. “Così salta il partito…” , affermano i leghisti . Nel 2019 il movimento era al 34%, ieri sera il sondaggio per La7 accreditava il partito all’8,9%, un tracollo dovuto alle scellerate ipotesi del loro capo. Questa l’idea di Salvini per tentare di strappare svariati voti dalle persone affette dal morbo del razzismo. Lo “scrive” il Corriere della Sera in cui il leader della Lega avrebbe chiesto “un sacrificio” ai suoi. “Purtroppo — sembra aver detto — non potrò guardare in faccia nessuno. Le liste andranno fatte come serve per avere più voti». Ma se i voti sono fondamentali, la possibilità conseguente — e pazzoide — è che il generale Roberto Vannacci possa essere il capolista in tutte e cinque le circoscrizioni italiane. Una vergogna per la Lega e uno schiaffo all’Europa intiera.
C’è voluto un anno di dispotismo bancario, trascorso in piena inerzia e isolamento, mentre la robotica e dispotica g. meloni diroccava l’intiero Paese, liquidando l’ultimo sussulto di democrazia con la complicità di una classe politica ormai logora e senza mordente, proprio come la casta delle toghe auspicava, per notare che in Italia sembra spuntare, e fare di nuovo capolino, una sensazione fascistoide. La presa di posizione europea, schieratasi contro la politica “piagnisteistica” e la perdita di sangue, che stanno martoriando milioni di cittadini italiani, ha sancito che pure il Bel Paese si destasse da tale annientante torpore, dalla nebbiolina velenosa, che ‘acciucchiva’ le menti dei più, mentre gli altri, presi da disperazione cosmica, si martellavano i genitali. Insomma, senza menar tanto il can per l’aia, l’amministrazione del regime addetto alla soppressione fisica di ogni possibile opposizione, attribuiva all’arte di governare, mi sto riferendo al governo dei banchieri, sostenuti da meloni e Salvini, il diritto di fare tutto ciò fosse ritenuto appropriato, senza che il popolo avesse di che lamentarsi. Profetizzava l’avvicinamento di momenti difficili sotto il profilo dell’ordine pubblico, causati dai disordini dei più che non accettavano di ritrovarsi in brache di tela a sopravvivere sotto i ponti come barboni, sapendo di doversi sacrificare nel massimo mutismo e rassegnazione. Avevano vaticinato riforme su riforme della televisione, della magistratura, delle carceri, del falso in bilancio, della giustizia civile e penale, dell’Ici alla Chiesa, del lavoro…Tal governo di estrema destra con fiamma inclusa, annunciava un programma contro la povertà, mentre, invece, a tutt’oggi è cresciuta otre l’immaginabile, portando dietro di sé suicidi divenuti ormai una triste quotidianità, grazie anche ai vergognosi aumenti di tasse, bollette e via discorrendo. Questo è ciò che ci ha lasciato il mal governo ‘meloniano’ fino a oggi, e se un siffatto desolante e penoso quadro fosse stato lasciato da un certo Cavaliere, che senz’altro di problemi ebbe a crearne, i soliti chiromanti lo avrebbero crocefisso davanti al Tribunale di Milano. Il Governo aveva chiesto, subdolamente, sacrifici ai soliti noti, ma dimenticandosi volutamente di menzionare i fallimenti distruttivi e le promesse mancate agli alluvionati dell’Emilia Romagna, una destra che bocciava la proposta di congedo paritario di 5 mesi per entrambi i genitori, e che ostacolava il diritto delle donne a scegliere sul proprio corpo. Del resto per la Premier il concetto da stabilire è che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società. L’Europa si complimenta “tra loro”, l’Italia è in ginocchio; qualcosa non torna. Forse un volto nuovo, coadiuvato da un mix di forze pronte a sacrificarsi per il Paese, riuscirebbe senza il minimo dubbio a migliorare una situazione imbarazzante e delirante.
No, no e no! Chi ha studiato legge come il sottoscritto, o chi ha un minimo di cultura generale, sa che Matteo Salvini ha espresso un corretto pensiero.
” Se Filippo Turetta è colpevole…’, è una frase che va detta anche se ci troviamo di fronte a Ted Bundy o Donato Bilancia, pur sapendo che Turetta è il colpevole perché un innocente non fugge in Germania, non aggredisce e colpisce, ripreso dalle telecamere, la povera Giulia; non la fa salire in auto tramortita e ne nasconde il corpo… Qui, siamo di fronte a prove limpide, chiare come la neve, ma nonostante tutto è giusto affermare “se colpevole”, in quanto in tutto il diritto internazionale esiste e prospera la locuzione ” Innocente fino a prova contraria.” In procedura penale, la presunzione di non colpevolezza è il principio secondo cui un imputato non è colpevole sino alla sentenza accusatoria del giudice. Quindi, ditemi voi in cosa ha sbagliato Salvini con quel se. Il leghista di cazzate ne spara a spargolo, ma stavolta no, è nel giusto. Gran parte della stampa di sinistra e la stessa Schlein, ha fatto sue le parole di protesta di Elena, la sorella di Giulia, creando una polemica politica distorta e scomposta del tutto inutile. Sono sicuro, come già espresso, che Turetta è colpevole, ma ciò non conta; deve esserlo per il giudice “se, veramente, colpevole”. Questa è la giustizia, i se e i ma non hanno mai fatto la storia.
Massimo Melani 📖
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Questo governo non è una somma di reazionarietà: ha un disegno. Pensa di riorganizzare la società e lo stato sulla base di una ideologia autoritaria, statalista, giustizialista e razzista. Il Consiglio dei ministri che si è riunito due giorni fa non ha varato un decreto per reintrodurre la pena di morte. Probabilmente tutto rinviato a quando riterrà maturi i tempi. Si è limitato a stabilire che le donne incinte possono tranquillamente andare in cella per tutto il tempo necessario, e che le pene per i detenuti che dovessero ribellarsi, o comunque essere poco obbedienti alle guardie, aumenteranno di diversi anni. Tutto questo è avvenuto 24 ore dopo la decisione del ministro Salvini di emanare l’ordine di precettazione per tentare di azzoppare lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Mettiamo insieme le due cose perché lo spirito che sta dietro ai due provvedimenti è lo stesso. L’esatto contrario dello spirito liberale. Lo spirito liberale tende a ridurre le azioni di forza dello Stato e a impedire ogni misura che comprima la libertà. Qui invece si ricorre per la prima volta nella storia della Repubblica a una precettazione contro uno sciopero generale, accompagnata da dichiarazioni minacciose di Salvini. E poi, per quel che riguarda la giustizia, invece di depenalizzare – tipica azione liberale – si stabilisce che è il carcere il principale strumento del controllo sociale. Di liberale non c’è neppure l’ombra. Mi viene d’istinto nostalgia di Berlusconi. E non si sfugge all’idea che il centrodestra quando è morto il suo fondatore abbia tirato un respiro di sollievo e abbia riesumato in gran pompa tutto il suo vecchio e tradizionale forcaiolismo che – se possibile – supera anche quello dei Cinque Stelle.
E tutto ciò è colpa di una sinistra statica e inerte con una segretaria statica e inerte. Quindi, urliamo a gran voce “HEIL MELONI!”
Massimo Melani 📖
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