Follia leghista: Salvini vuole Vannacci capolista…

Ma molti assennati del partito hanno accolto con forti malumori questa pazzoide idea. Anche l’elettorato mugugna e non poco. “Così salta il partito…” , affermano i leghisti . Nel 2019 il movimento era al 34%, ieri sera il sondaggio per La7 accreditava il partito all’8,9%, un tracollo dovuto alle scellerate ipotesi del loro capo.
Questa l’idea di Salvini per tentare di strappare svariati voti dalle persone affette dal morbo del razzismo. Lo “scrive” il Corriere della Sera in cui il leader della Lega avrebbe chiesto “un sacrificio” ai suoi.
“Purtroppo — sembra aver detto — non potrò guardare in faccia nessuno. Le liste andranno fatte come serve per avere più voti». Ma se i voti sono fondamentali, la possibilità conseguente — e pazzoide — è che il generale Roberto Vannacci possa essere il capolista in tutte e cinque le circoscrizioni italiane. Una vergogna per la Lega e uno schiaffo all’Europa intiera.

Povera Italia!

Massimo Melani 📖
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Ciò che le vicende di Berlusconi possono insegnare all’America sul perseguimento dei candidati alla presidenza. Differenze e assonanze tra il tycoon e il Cavaliere

All’inizio degli anni 2000, ho sentito due uomini discutere di politica italiana mentre ero seduto in un bar a Capriccioli (Porto Cervo): “Potete crederci? Hanno nuovamente incriminato Berlusconi! Berlusconi è stato colpito da più di 20 atti d’accusa, e [Romano] Prodi nemmeno uno!” Chiaramente non vedevano l’accumulo di accuse penali contro Silvio Berlusconi come una misura della corruzione sua e del suo impero economico. Invece, hanno visto le accuse come un segno della persecuzione implacabile a cui era stato esposto. Allo stesso modo, la fedina penale pulita del suo concorrente Romano Prodi non era un riflesso della sua relativa probità ma, al contrario, un’indicazione della sua complicità con una forma di corruzione ancora più profonda: un sistema politico truccato. Ho pensato a questo la settimana scorsa mentre la cronaca politica discuteva dell’accusa di Donald Trump da parte del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, in particolare, se le accuse avrebbero danneggiato, aiutato o non avrebbero avuto alcun effetto sulla candidatura per la rielezione dell’ex presidente. I paragoni con Berlusconi erano quelli di una volta, nel lontano 2016, un modo popolare di interpretare il fenomeno Trump. Ora potrebbero essere dovuti a un risveglio: la lunga storia di Berlusconi come imputato criminale potrebbe dirci cosa aspettarci nel caso Trump. Nel momento in cui ho sentito i due sardi parlare, i sostenitori di Berlusconi, come quelli di Trump oggi, occupavano già un universo informativo alternativo, in cui i soliti parametri di giudizio erano stati capovolti: la crescente montagna di prove del reato di Berlusconi è diventata la stimmata del martirio. Ma non è del tutto vero che i vari casi riguardanti Berlusconi e soci non abbiano inciso sulla sua altalenante carriera politica. Berlusconi ha trasformato il suo vasto impero editoriale e televisivo in una formidabile macchina da guerra. Ha sommariamente licenziato redattori e dirigenti che hanno contestato e li ha sostituiti con redattori cani da attacco e personaggi televisivi che hanno anticipato di diversi anni giornalisti mediocri del ‘calibro’ di Bruno Giordano, Alessandro Sallusti, Nicola Porro ecc. Trump che possiede direttamente la rete Fox News e i suoi simili, stanno già svolgendo un ruolo simile a quello dell’impero mediatico del Cavaliere, ritraendo il procuratore distrettuale democratico Alvin Bragg come parte di una cospirazione di estrema sinistra per rieleggere Joe Biden. L’impero mediatico di Berlusconi aveva completamente politicizzato il campo della giustizia penale. L’infinita cascata di scandali che hanno coinvolto Berlusconi e la sua cerchia ristretta – numerose accuse, indagini penali, prove di corruzione e frode – sembrava aver esaurito la capacità degli italiani di provare indignazione. Berlusconi ha la capacità disarmante di dare l’impressione di credere sinceramente a ciò che dice anche quando racconta falsità provate. I suoi guai, paradossalmente, lo hanno tenuto al centro dell’attenzione dei media, e così, nel bene e nel male, ha trasformato la politica italiana in un reality show ventennale di cui è stato indiscutibilmente il protagonista. Tutto ciò è stranamente simile ai problemi di Trump nel 2023. Ma il regno politico di Berlusconi alla fine è giunto alla fine, non a causa di procedimenti penali, ma a causa della sua assoluta incompetenza e incapacità di governare. Quindi quali lezioni più grandi possiamo trarre da questa storia che potrebbero aiutarci a superare le difficoltà legali di Trump? Ci sono, prima di tutto, alcune differenze fondamentali tra le due situazioni. Berlusconi ha beneficiato di una strana caratteristica del sistema giudiziario penale italiano, in cui il processo penale è seguito da due appelli automatici, spesso trascinando i casi nel corso di molti anni. L’Italia, inoltre, è praticamente l’unico Paese in cui la norma dei termini di prescrizione non si ferma una volta avviata l’azione giudiziaria. Ciò significa che molti dei casi più gravi contro Berlusconi sono stati respinti perché i termini di prescrizione erano scaduti, anche se è stato condannato al processo e/o in primo appello, permettendogli di proclamare che nonostante i suoi oltre 20 procedimenti penali lui non era “mai stato condannato”. Ciò ha concesso ai seguaci di Berlusconi il margine di dubbio di cui avevano bisogno per continuare a credere nella sua realtà alternativa. Detto questo, l’esempio di Berlusconi suggerisce che non dovremmo aspettarci che i problemi legali di Trump diminuiscano la sua presa sui suoi seguaci più devoti. Possono avere l’effetto opposto, permettendogli di fare la vittima. Ciò non significa che i pubblici ministeri non dovrebbero procedere con i casi contro di lui se le prove sono solide. Ma ci sono alcune caratteristiche del caso Stormy Daniels presentato dall’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan che offrono motivo di preoccupazione: in particolare, mentre la storia di base di Trump che paga denaro segreto a una porno star prima delle elezioni del 2016 è piuttosto semplice, il legale del tycoon, la cui difesa poggia sul caso “alquanto complicato e rischioso e con prove false”, rischia di ritardare pericolosamente il dibattimento in aula. Preferirei di gran lunga vedere Trump perseguito in Georgia per aver tentato di ribaltare le elezioni del 2016. I crimini finanziari, come illustra il caso di Berlusconi, sono relativamente facili per confondere il pubblico. Ma il tentativo di manomettere le elezioni è stato un crimine simile al tradimento che taglia l’essenza stessa della democrazia. I pubblici ministeri hanno una pistola fumante sotto forma di una conversazione registrata in cui Trump chiede al segretario di stato della Georgia di “trovare 11.780 voti” e poi lo minaccia quando resiste alle sue richieste. Questo è un caso che ogni americano può capire, anche gli indipendenti di Trump e i repubblicani moderati (alcuni esistono ancora). Anche se non conquisterà i più ferventi elettori, stabilisce per la cronaca ufficiale che ciò è realmente accaduto. Potrebbe ancora esserci un’altra importante differenza tra i casi Trump e Berlusconi. I seguaci di Berlusconi, mai fanatici come quelli di Trump, alla fine hanno accettato i giudizi del sistema legale, la sua condanna e l’ineleggibilità a cariche pubbliche. E non possedevano AR-15. Quali che siano le stranezze della cultura politica italiana e del sistema di giustizia penale italiano che hanno prolungato la saga di Berlusconi, il potenziale di caos dell’America potrebbe essere ancora maggiore.

Massimo Melani 🌹

Il PD aveva già deciso mesi fa che avrebbe preferito perdere piuttosto che accordarsi su una coalizione

Il trionfo della destra in Italia è dovuto, naturalmente al di là dell’ampio consenso che ha ottenuto, al fatto che ha saputo interpretare correttamente la legge elettorale, che premia le coalizioni, e che è stato più facile per loro formarne una. Lo hanno fatto e hanno vinto, e la sinistra no. Era molto chiaro che la vittoria sarebbe andata a chi avesse applicato al meglio questa formula. Detto ancora più semplicemente: la divisione di sinistra ha dato la vittoria alla destra. Il Pd alleandosi con SI e Verdi ha allontanato scriteriatamente l’elettorato verso il nulla assoluto, cioè Conte. A questo punto il Paese si ritrova una sinistra disintegrata, impotente e pessimista. La storia di una destra trionfante che ha scalato la montagna è anche quella di una sinistra stordita, incapace di influenzare il dibattito o di generare abbastanza impegno cittadino per partecipare a elezioni combattute. MM https://www.instagram.com/p/CjZx2_WMhoe_9V1VRSu9mmA0stVIMEe8iEeW7U0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

La strategia di Meloni per negare il Viminale a Salvini

Il risultato non buono ottenuto alle elezioni toglie alla Lega la possibilità di alzare troppo la testa. Meloni ha più di un motivo per tenere Salvini lontano da ciò che lui vuole da tempo: il Viminale. Dal processo Open Arms alla politicizzazione del ministero, alla batosta elettorale, sono motivi più che sufficienti per negare al suo alleato ciò che brama. La leader di Fratelli d’Italia sa che sarà non facile opporsi alla presenza del segretario della Lega all’interno del governo, il risultato mediocre ottenuto alle elezioni toglie la possibilità di alzare troppo la posta, ma la legge elettorale e la suddivisione dei collegi hanno premiato oltremisura e ingiustamente il Carroccio, «abbiamo 100 parlamentari», ha sottolineato Salvini in una conferenza stampa. Questo uno dei problemi che dovrà risolvere quanto prima Giorgia Meloni. MM https://www.instagram.com/p/CjCSQtZjvyO8gJXV2Kyhb0FUhM68a2__G3si3o0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Ad una settimana dal neo regno balilla

Elezioni

Mi sembra proprio che il programma politico della destra sia sempre il solito: promettere mari e monti per realizzare piscine e baobab.La Flat tax di Salvini e Berlusconi = Rubare ai poveri, dare ai ricchi e poi dire: «Mi spiace, dobbiamo tagliare servizi e sussidi perché non ci sono soldi per colpa dei migranti e di chi percepisce il reddito di cittadinanza». Per Azione di Renzi e Calenda invece : “Il nostro programma è Draghi”, “Cambiamenti climatici: la soluzione è Draghi”, “La nostra mission è Draghi”, “Abbiamo un progetto per l’Italia: Draghi”, “La nostra idea di futuro è Draghi”, “Per qualsiasi domanda la nostra risposta è Draghi”, “Il primo punto del nostro programma è Draghi, il secondo è Draghi”, “Non c’è solo Draghi per noi, c’è anche Draghi, senza dimenticare Draghi, tenuto conto di Draghi”. Draghi: “Non sono disponibile a un secondo mandato”. Per Letta e la sua compagine scompaginata c’è poco da dire perché non hanno niente da dire. Ad una settimana dal voto prepariamoci e impariamo ad andare in fila per tre, a risponder sempre di sì e a comportarci da bravi neo balilla. MM https://www.instagram.com/p/Ciop90vD05EdDVaRxgfZh-aItncF3w_FqQd6kk0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Quel bugiardo di Salvini che dice “Le sanzioni non fanno un baffo a Putin, ma fanno del male solo all’Italia e UE”.

Matteo Salvini è stato sbugiardato proprio da Putin sull’efficacia delle sanzioni. Al tiranno del Cremlino danno tanto fastidio e gli fanno così disperatamente male al punto da metterle sul tavolo come merce di scambio con il suo gas: “Togliete le sanzioni e riavrete il gas”. Le false parole del capo leghista fanno anche capire quanto sia in pericolo Giorgia Meloni, la quale imperterrita continua a sostenere il comportamento dell’UE e a schierarsi apertamente contro Putin. La leader di FdI, secondo i sondaggi, sarà il prossimo Presidente del Consiglio, ‘una’ Premier, ne sono certo, che non durerà più di 6,7 mesi. I tre putiniani per eccellenza, Salvini, Berlusconi e Tremonti, hanno già preparato il loro piano per ostacolare Meloni, un piano sotterraneo che prevede di cedere il Paese in mano all’oligarca russo. MM

E allora vi dico questo: niente panico, alla fine si stancheranno anche della Meloni

Voglio trasmettere ai non neofascisti un po’ di ottimismo e serenità in vista delle elezioni che saranno ad appannaggio, salvo clamorosi colpi di scena, dell’estrema destra di Meloni. Alla fine si stancheranno anche di questa coatta. Le persone si accorgeranno che si tratta della stessa trama di Salvini. Avete visto com’è ridotto quel pover’uomo? Non sa più come attirare l’attenzione, con i suoi bermuda di seconda mano e la camicia di tre dì prima. Fino a poco tempo fa ogni sua azione era un gol a porta vuota. Poteva sfoderare crocifissi, benedire un presepe e ripetere come un disco rotto “Blocco porti, tiro dritto, non mollo, mangio panini con la porchetta” e giù applausi, fioccavano le condivisioni, lo chiamavano Capitano.Il consenso gli pioveva addosso con una tale facilità che mi aspettavo notizie tipo:”Salvini si soffia il naso rumorosamente in una trattoria e guadagna un altro punto nei sondaggi”. Poteva cagare davanti alle telecamere con la certezza di ottenere ovazioni. Faceva gaffe di ogni tipo e il pubblico diceva: “Grande, uno di noi”.E se lo criticavi eri un rosicone buonista radical chic, i fan accorrevano a frotte per dirti: “Più lo attaccate, più lo fate vincere”.Poi, dopo un pomeriggio di abbuffate a quintalate, ha provocato la caduta di un governo in cui era una delle primedonne. Lo ha fatto per Putin, per Meloni, per la gelosia cattiva verso Draghi. I suoi fan allora hanno cominciato a pensare: “Vuoi vedere che per anni ci ha detto solo un mucchio di cazzate per ottenere facili consensi?”. No, purtroppo non è andata così. È solo passato di moda.E non si è più ripreso, sebbene faccia finta di niente. I riflettori non sono più puntati su di lui perché il personaggio del momento è Giorgia Meloni,la falsa patriota parafascista. Ma la moda cambierà ancora.Meloni oggi è la stella nera della politica italiana,ha tutti i sondaggi a favore e,quasi sicuramente, vincerà le elezioni,ma un giorno subirà il solito declassamento.Da leader rampante a “esponente della vecchia partitocrazia” il passo è breve.Un’altra persona raccoglierà il testimone.Vi ho trasmesso un po’ di fiducia? Come sono ito come diffusore di ottimismo? Male, eh?! Pazienza! MM https://www.instagram.com/p/ChrsS63szcxuun_lTSqRSUK_KoKrcp-GobE1Dc0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Le elezioni anticipate in Italia potrebbero consegnare a Putin la vittoria di cui ha bisogno. Gli USA molto preoccupati dalla estrema destra italiana. Sunto situazione

Elezioni 25 settembre e USA

Nelle elezioni anticipate del 25 settembre in seguito alle dimissioni del primo ministro italiano Mario Draghi il mese scorso, è probabile che gli italiani votino al potere una coalizione politica di destra. Quel risultato avrebbe effetti ben oltre l’Italia, soprattutto data l’inclinazione filo-russa di alcuni membri della coalizione. Gli Stati Uniti e gli altri partner europei dovrebbero essere preoccupati e dovranno sviluppare una strategia per mantenere l’Italia saldamente ancorata al partenariato transatlantico. 

Un primo passo ovvio è che Washington nomini finalmente un ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, posizione vacante da oltre un anno e mezzo. L’America dovrebbe anche sviluppare una strategia globale per combattere l’influenza della Russia in Italia. Ciò è particolarmente importante alla luce delle accuse sull’interferenza russa nella politica italiana, sul denaro oscuro in Italia e sulle campagne di disinformazione. Se una coalizione di destra prendesse il potere a Roma, Mosca vedrebbe un’ulteriore apertura. Con la posta in gioco geopolitica così alta, il forte impegno degli Stati Uniti con l’Italia potrebbe aiutare a ribaltare l’equilibrio. Per decenni, l’Italia è stata un partner fedele degli Stati Uniti. L’Italia ha fornito un importante equipaggiamento militare all’Ucraina mentre combatte per scongiurare l’invasione russa, ospita sei installazioni militari statunitensi tra cui la 6a flotta, è il secondo più grande contributore di truppe alle missioni fuori area della NATO, produce il caccia F-35, ed è un attore chiave per la sicurezza nel Mediterraneo orientale e meridionale. Ciò che desta preoccupazione ora sono i tre leader di questa coalizione di estrema destra: mentre uno professa un impegno nei confronti della NATO, due sono schietti e di lunga data sostenitori della Russia. Ma Meloni, molti pensano stia fingendo. In testa ai sondaggi c’è il partito politico di estrema destra Fratelli d’Italia. Il partito è l’ultima incarnazione della politica di destra italiana in una lunga serie di partiti che risale al Movimento Sociale Italiano, fondato dai neofascisti nel secondo dopoguerra. FdI è più simile a un partito postfascista; al Parlamento Europeo, fa parte del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei. Il capo del partito, si è presentata come populista conservatrice sulla falsariga del presidente ungherese Viktor Orban, che ha detto di ammirare. Meloni è alleata con Matteo Salvini, leader della Lega di estrema destra, e Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio e capo del partito conservatore Forza Italia. È probabile che la coalizione combinata ottenga il 45% o più dei voti. La coalizione ha una storia mista riguardo al presidente russo Vladimir Putin. Salvini ha affermato apertamente che l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia era legittima e ha elogiato Putin nel 2019 definendolo “uno dei migliori statisti attualmente sulla Terra”. Ha indossato una maglietta con il volto di Putin e le parole “esercito russo”. Nel 2017 Salvini ha firmato un accordo tra la Lega e la Russia Unita di Putin. Da parte sua, Berlusconi è stato un fervente sostenitore di Putin e un sedicente amico in quello che è stato ampiamente descritto come un “bromance” politico. Quando era primo ministro, per esempio, Berlusconi invitò il leader russo ai suoi famigerati sex party . Più recentemente, ha regalato a Putin un copripiumino king-sizedecorato con un’immagine a grandezza naturale dei due uomini che si stringono la mano. Sia Salvini che Berlusconi sono stati a discarico per Putin e la sua brutale guerra in Ucraina, e hanno pubblicamente criticato le sanzioni contro la Russia. A differenza dei suoi potenziali partner di coalizione, Meloni ha ripetutamente e duramente criticato l’invasione della Russia e ha riaffermato l’impegno dell’Italia nei confronti dell’Ucraina. All’indomani delle dimissioni di Draghi il 21 luglio, Meloni ha chiarito le sue opinioni : “Abbiamo sempre difeso e sostenuto la causa ucraina, non solo perché crediamo nella causa, ma anche perché l’Italia non può rischiare di essere l’anello debole dell’alleanza occidentale”. Il suo partito ha votato per l’adesione di Finlandia e Svezia alla NATO. Nonostante le posizioni pro-Putin dei leader, anche Lega e Forza Italia. Tutti trucchi per favorirsi l’elettorato. Infatti, mentre i proclami di Meloni e i voti di tutti e tre i partiti a sostegno di Finlandia e Svezia potrebbero rassicurare i funzionari statunitensi, la coalizione più ampia è tradizionalmente anti-establishment, scettica nei confronti dell’Unione europea e anti-atlantista. Per quanto abile (!) sia una politica come Meloni, potrebbe lottare per controllare il proprio partito, il resto della coalizione e i loro sostenitori. Meno di un terzo degli italiani sostiene l’invio di armi a Kiev e più di un italiano su cinque ha accettato la narrativa della propaganda russa secondo cui la NATO o l’Ucraina sono da incolpare per la guerra . Salvini potrebbe decidere di interpretare il ruolo di spoiler, poiché la rapida ascesa di Meloni è arrivata a proprie spese politiche. Senza un leader pro-UE e pro-NATO impegnato come Draghi, Roma probabilmente dovrà affrontare intense pressioni da Mosca. La Russia ha già fatto passi da gigante in Italia, che, insieme alla Germania, è vista da Putin come l’anello debole dell’Occidente. Diverse testate giornalistiche italiane e internazionali hanno scritto delle sospette, sebbene finora non corroborate pressioni di Mosca sulla Lega affinché si ritirasse dal governo Draghi. Le voci girano intorno a Salvini dal 2019, quando una registrazione audio mostrava che il suo partito stava cercando finanziamenti russi. Il Parlamento italiano ha avviato un’indagine sulle campagne di disinformazione russe e sulle importanti piattaforme fornite ai funzionari russi nei giornali e nei media italiani, compresi quelli di Berlusconi. Soprattutto quelli di Berlusconi! Uno degli obiettivi chiave di Putin è dividere l’UE sul sostegno all’Ucraina e sulle sanzioni contro la Russia. Un primo test per la probabile nuova coalizione italiana sarebbe il sostegno italiano a qualsiasi nuova sanzione dell’UE contro i funzionari russi. Con gli Stati Uniti che impongono un nuovo round di sanzioni contro le élite russe, nei prossimi mesi aumenterà la pressione sull’UE affinché promulghi il suo ottavo pacchetto di sanzioni. Un altro test sarà il proseguimento delle consegne di armi italiane in Ucraina. Al di là del conflitto in Ucraina, non è chiaro se il nuovo governo di coalizione autorizzerebbe la partecipazione italiana alle missioni NATO, come hanno fatto i precedenti governi italiani. Inoltre, questo governo esaminerebbe e limiterebbe le operazioni militari statunitensi condotte da basi sul territorio italiano? Queste basi sono strategicamente importanti per le operazioni militari USA e NATO nel Mediterraneo, in Africa e in Medio Oriente.  L’amministrazione Biden non dovrebbe perdere tempo a impegnarsi e cercare di influenzare questa coalizione se eletta. Un passo è molto atteso: non c’è stato un ambasciatore degli Stati Uniti in Italia dalla partenza dell’inviato dell’amministrazione Trump nel gennaio 2021. 
Oggi l’Italia è l’unico paese del G-7 senza un ambasciatore degli Stati Uniti. Anche se un candidato viene nominato presto, potrebbero passare mesi prima dell’udienza e della conferma richieste al Senato degli Stati Uniti. Italiani filoamericani hanno ripetutamente espresso disappunto e confusione per questo lungo e inspiegabile ritardo. Gli Stati Uniti devono riconoscere la minaccia rappresentata dalla disinformazione e dalla propaganda russa in Italia e investire in una diplomazia pubblica specifica per l’Italia, sviluppando messaggi sull’importanza della NATO, la minaccia dalla Russia e l’autoritarismo in generale. Gli italiani dovrebbero capire gli effetti corrosivi della disinformazione e dell’ingerenza russa nella loro politica, una lezione che anche molti altri paesi stanno imparando. La sfida per gli americani sarà quella di inserirsi nel dibattito e far sentire questo messaggio quando i russi sono un appuntamento fisso alla televisione italiana. Inoltre,  gli Stati Uniti potrebbero fare molto di più per evidenziare come i russi acquistano influenza in Italia e altrove. Gli italiani hanno anche bisogno di capire come un approccio morbido alla Russia in un’era di accresciuti conflitti potrebbe spaventare le aziende statunitensi dall’investire o espandersi in Italia. Con le accuse secondo cui alcune società italiane stanno già eludendo le sanzioni dell’UE contro la Russia , le grandi aziende americane diffideranno dal farsi coinvolgere in sanzioni, eludere i potenziali partner o evitarli del tutto. Data l’imprevedibilità della politica italiana, la formazione di una coalizione di destra dopo le elezioni del prossimo mese non è preordinata. Tutto può succedere durante le prossime settimane e la corsa post-elettorale per formare un governo. Tuttavia, gli atteggiamenti e le opinioni dei potenziali partiti della coalizione – e degli elettori italiani che hanno alimentato il loro slancio – dovrebbero essere di grande preoccupazione per Washington.  L’amministrazione Biden ha svolto un lavoro straordinario rivitalizzando la NATO e il partenariato transatlantico. Ora ha bisogno di rafforzare le sue relazioni con un partner chiave, l’Italia, e con gli italiani. Gli Stati Uniti e la Nato non possono permettere che l’Italia diventi l’anello debole dell’alleanza. MM

Sono del PRI, ma avevo deciso di votare per il PD, ma letta mi ha profondamente deluso e…

Ho deciso di non votare PD il 25 settembre, nonostante sia da sempre un repubblicano convinto, ma il PRI unendosi a Renzi e Calenda, cioè al nulla assoluto della politica italiana, mi ha portato su ben altra strada. La mia è stata da una parte una decisione sofferta, determinata da una serie di errori di valutazione che il Pd sta continuando ad inanellare. Questi abbagli, ormai ripetuti nel tempo, stanno generando un distacco fatale da quell’anima riformista, progressista e pluralista di cui il Pd, il vero PRI, e l’Italia tutta, hanno impellente bisogno. In più, è lo stesso partito che nel giro di poche ore ha sacrificato l’agenda Draghi per un indistinto programma generalista. Aggiungo che mai e poi mai, Letta e tutto il partito, hanno mai menzionato i gravi problemi della giustizia e delle carceri, con le relative e fondamentali riforme. No, caro Letta, non voto un sogno illusorio, smodatamente desideroso solo di promesse anti-tematiche non proprie della vera anima che fa riferimento a una politica di ristrutturazione e  rinnovamento. Chi voterò? Non certo la destra estrema e non questo centrosinistra; voteró… MM https://www.instagram.com/p/ChSWRrksCOrgGp0URIN2T12BofrH4w39MslFVQ0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Il nero di Giorgia Meloni si sta leggermente schiarendo. Vero cambiamento o solo strategia elettorale?

Giorgia Meloni

Dopo un’intiera legislatura all’opposizione, persino in solitaria, ai governi più diversi e improbabili, Giorgia Meloni può permettersi di non fare campagna elettorale: l’ha fatta per quattro anni e mezzo. Si è schierata contro tutto e tutti, ma il suo vero nemico è stato il centrosinistra. Lo ha attaccato dal periodo Renzi fino a poco tempo fa. Ma il raccolto è ricco, forse il centrodestra vincerà e resta da verificare di quanto, FdI sarà il primo partito della coalizione, lei sarà la prima donna italiana presidente del Consiglio. Forse. L’urgenza ora è di darsi una presentabilità sociale – o come si dice, rassicurare cancellerie e mercati – per scampare all’accerchiamento e all’ostilità internazionale che, per quattro anni e mezzo, lei ha cercato di combattere come la peste, e ora non più. In questi ultimi mesi si è dichiarata europeista, atlantista, pro Ucraina, con interviste da statista calma e riflessiva come l’ultima rilasciata alla piattaforma americana Fox news. Ma se solo a metà giugno 2022 intervenne al convegno del partito di estrema destra, parafascista, Vox, urlando, con quanta voce avesse, la sua rabbia contro Gay, matrimoni omosessuali, religione islamica, immigrati e via dicendo, come può in così poco tempo aver avuto questa insperata metamorfosi? Da nera larva a leggiadra farfalla svolazzante. Già, ma la vita di questo lepidottero non va oltre i 15-30 giorni, sarà la durata del suo ipotizzabile governo? MM https://www.instagram.com/p/Cg84qkKMF6FqZk-Nzuducb7pMHazR-69a7OxHI0/?igshid=MDJmNzVkMjY=