Enrico Letta e l’analisi del vuoto elettorale.

Enrico Letta e l’analisi del vuoto elettorale.

Enrico Letta e l’analisi del vuoto elettorale. Letta afferma di essere stato tradito da Conte e Calenda, ma di aver fatto bene a fidarsi. “E ci risiamo mimmo”, diceva mia nonna Milta quando riportavo un brutto voto a matematica. E ci risiamo Enrico, ancora una volta, proprio come nella successione a Zingaretti, lo stesso gruppo dirigente finge di cambiare per lasciare tutto com’è, ma soprattutto per coprirsi la ritirata. Una sorta di ‘vigliaccata’ per chi credeva al modesto Letta. Quest’ultimo ha fallito in tutto, come ho sbagliato io nel votarlo. Ma, essendo del Partito Repubblicano che si è unito a Calenda e Renzi che detesto, ho scelto un moderato di sinistra. Troppo moderato, direi quasi ‘fuggevole’ dagli eccessi, controllato, misurato, equilibrato, parco, mentre invece il suo avversario si mostrava una belva famelica di potere. Letta ha confermato punto per punto la linea di Zingaretti, a cominciare dal rapporto privilegiato con Conte, presentandosi però al tempo stesso come il principale sostenitore di Draghi. Cioè come mettere insieme la Curva Nord dell’Inter e i Viking Drughi della Juventus. Povero Letta, fa quasi tenerezza, con quegli occhiali da primo della classe, ma che poi si accorge di essere bullizzato. MM https://www.instagram.com/p/CjAJDVRMSOh095xnyJVUXhW3CYcJic6L1loexw0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Ha vinto Giorgia Meloni? W la Meloni

Parassiti

Gli italiani se la meritano; intendo si meritano Meloni, prossima presidente del Consiglio. L’Italia è un paese in cui 18-19 milioni di persone devono mantenere tutte le altre. Pigri? Egoisti? Senz’altro chi appartiene all’area parassitaria del paese lo è, ma il problema è sempre che sono i governi a permetterglielo, quindi diciamo che l’Italia è un paese pessimamente diretto e tutti i governi appoggiati o imposti dall’estero (da Monti in poi, praticamente) hanno fatto solo danni, quindi la colpa è anche della mentelità abulica di certe persone. Quindi, costoro si meritano una condottiera con le palle. Ora, tutto è nel rendersi conto che Ella le abbia davvero o sia un’altra nullità politica alla Matteo Renzi. Scripsi! MM https://www.instagram.com/p/CjACL67MsRzJ12U5dm9D_r8L7824QzWrm7Pyu00/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Da oggi a rischio Costituzione e democrazia. Presto l’Italia fuori dal G7

Tutti affermano che il voto del popolo è sacro e che non va discusso. Niente di più falso e assurdo. Quando un popolo di mentecatti e ignoranti rischia di demolire la Costituzione e di annientare la democrazia di un Paese come il nostro, che ha nella sua cronistoria momenti terribili come il ventennio fascista e l’alleanza Mussolini-Hitler, deve essere, in qualche modo, messo a conoscenza del pericolo che stiamo affrontando. La smania di potere, il potere del comando, quello autocratico è un serpente dal veleno mortale. Da ciò ne deriva quasi sempre una forma di nazionalismo sempre più aggressivo, come quello di Meloni, legandosi in vari modi all’irrazionalismo filosofico: cioè si produce la nazionalizzazione delle masse, la sua strumentalizzazione, l’imposizione di regole e leggi illiberali. In altre parole si torna a ciò che abbiamo combattuto con la vita ieri e oggi, invece, dobbiamo tornarci a convivere. Con tale politica ci allontaneremo dal comune pensiero liberale, progressista, democratico europeo. Questa tipa, poi, assieme al compagno di merende Berlusconi vuole modificare la Costituzione, l’atto normativo preso ad esempio dal mondo intiero.. Non certo da Trump, Marine Le Pen, Orbàn ecc., tutti grandi amici di Giorgia Meloni. MM https://www.instagram.com/p/Ci9pSg_sZ6JeCwS_0bC7E0YL5lS7yQGmy4o7pk0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Un incubo chiamato Giorgia Meloni

Incubo

UN INCUBO CHIAMATO GIORGIA MELONI. Mi hanno chiesto alle 6 del mattino “Meloni è il male?” “No, il male è nella testa di chi ha votato lei e il suo partito”. Persone culturalmente azzerate, sia a livello storico, sia politico… Gente che non sa cosa sia un programma politico, che non conosce il Ventennio Fascista, individui che sperando in un cambiamento politico hanno venduto il Paese a persone senza scrupoli, che odiano le differenze razziali, che vanno contro ad aborto e divorzio ; che combatteranno i gay, le associazioni LGBTQ, i matrimoni tra omosessuali, le religioni che non siano quella cattolica cristiana, che aiuteranno i ricchi ad essere più ricchi e i poveri a diventare ancor più poveri. Il sovranismo moderno è pericoloso come il fascismo, di cui già ne sentiamo il tanfo disgustoso da ieri. Presto UE e Nato prenderanno le distanza da una Italia tornata indietro di oltre 70anni, ma poi per cosa, per proporre il nulla assoluto, una donna che ancora non ha definito il suo manifesto governativo, sol perchè, non avendo idee, aspetta le imbeccate dai partner ungheresi, francesi ecc… Peggio di così neanche nel peggiore degli incubi. MM https://www.instagram.com/p/Ci9Z0rxMXZi9QFhfW4Q39y-ItQSgp7fRVgnoCg0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

VINCE GIORGIA MELONI, IL PD MALE, CROLLA SALVINI, TIENE BERLUSCONI, VOLA CONTE, AZIONE REGALA VOTI A FDI.

VINCE GIORGIA MELONI, IL PD MALE, CROLLA SALVINI, TIENE BERLUSCONI, VOLA CONTE, AZIONE REGALA VOTI A FDI. La leader di estrema destra Giorgia Meloni ha rivendicato la vittoria alle elezioni in Italia ed è in procinto di diventare la prima donna primo ministro del Paese. Questo allarmerà gran parte dell’Europa poiché l’Italia è la terza economia dell’UE. Tuttavia, parlando dopo il voto, la Meloni ha affermato che il suo partito Fratelli d’Italia “governerà per tutti” e non tradirà la fiducia della gente. “Gli italiani hanno inviato un chiaro messaggio a favore di un governo di destra guidato da Fratelli d’Italia”, ha detto ai giornalisti a Roma. Si prevede che vinca tra il 22-26% dei voti, secondo un exit poll della Rai, davanti al suo rivale Enrico Letta di centrosinistra. Ma la decisione su chi diventerà il prossimo leader dell’Italia spetta al Presidente della Repubblica, non a Giorgia Meloni, e ci vorrà tempo. L’Italia è un padre fondatore dell’Unione Europea e un membro della Nato, e la retorica della Meloni sull’UE la pone vicino al leader nazionalista ungherese Viktor Orban. I suoi alleati hanno entrambi avuto stretti legami con la Russia. Berlusconi, 86 anni, ha affermato la scorsa settimana che Vladimir Putin è stato spinto a invadere l’Ucraina mentre Salvini ha messo in discussione le sanzioni occidentali contro Mosca. l’italia è un padre fondatore dell’Unione Europea e un membro della Nato, e la retorica della Meloni sull’UE la pone vicino al leader nazionalista ungherese Viktor Orban. l’italia è un padre fondatore dell’Unione Europea e un membro della Nato, e la retorica della Meloni sull’UE la pone vicino al leader nazionalista ungherese Viktor Orban. Lo stesso Orbàn, Zemmour, Le Pen in tripudio per la vittoria di Meloni. La leader sovranista francese Martine Le Pen è stata tra i primi a commentare con un tweet la vittoria elettorale di Giorgia Meloni, insieme a Orbàn. Silenzio invece da Bruxelles. E, ora, sono ca… amari!!! MM https://www.instagram.com/p/Ci8_3sho30xNRb885cfF1-znsOYH4ByB5A3-N00/?igshid=MDJmNzVkMjY=

L’Europa e non solo, teme la vittoria annunciata di FdI. Sembra che il tripartito di estrema destra conquisterà il 60% dei seggi

A meno che i sondaggi non siano drammaticamente sbagliati, il 25 settembre gli italiani eleggeranno il governo più di destra nella storia del dopoguerra del nostro Paese. Si prevede che l’alleanza tripartita conquisterà più del 60% dei seggi in parlamento;  Fratelli d’Italia sembrano destinati a dominare il trio, e la sua leader, Giorgia Meloni, assumerà la carica di primo ministro. I liberali tremano. FdI ha le sue radici nel neofascismo. Nei discorsi la Meloni martella i clandestini e “risveglia l’ideologia mussoliniana”. All’inizio di quest’anno ha detto ai conservatori americani che “la nostra intiera identità è sotto attacco” e ha accusato l’Unione Europea di essere complice del “rimpiazzo” etnico. Difende e ammira Viktor Orban, il primo ministro populista ungherese. L’elevazione della Meloni seguirebbe il successo dei Democratici svedesi di alcuni giorni fa nel diventare il secondo partito più grande del paese, con una probabile voce in capitolo nel prossimo governo. Marine Le Pen in Francia ha ottenuto il 41% dei voti nella sua corsa contro Emmanuel Macron ad aprile. Tutti questi sono segni di un potente spostamento degli equilibri europei verso l’estrema destra nazionalista. Stanchi dei fallimenti dei partiti affermati, gli elettori si stanno accontentando di ciò che non è stato provato e non è stato testato. Un vero e proprio tuffo nel vuoto. Se Giorgia Meloni uscirà dalle elezioni in grado di essere il prossimo presidente del Consiglio italiano, come prevede la maggior parte dei sondaggi, sarà la prima volta che l’estrema destra sarà alla guida di un Paese fondatore dell’Unione Europea. Un disastro annunciato. Un alto funzionario di Bruxelles ha fetto: “Abbiamo una guerra, una crisi energetica, una crisi alimentare mondiale [e] una crisi economica in arrivo. Un partito post-fascista alla testa del governo italiano sarà un elemento in più in questo cumulo di crisi mostruose”. Insomma, ben presto –  grazie al poco intelligente elettorato italiano – saremo messi in un angolo dall’Ue e dalla Nato. Dopo tutto ce lo meritiamo. MM https://www.instagram.com/p/Ci3vdbhIEm-KeMtowp4XRSnGZk-ZmmaL_o97N00/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Cos’è l’autocrazia? Lo impareremo se vincerà le elezioni FdI

Un’autocrazia è un sistema di governo in cui una persona, un autocrate, detiene tutto il potere politico, economico, sociale e militare. Lunedì 26 settembre 2022 potremmo ritrovarci ad affrontare una simil realtà. Il governo che vorrà Meloni sarà per l’appunto di un potere illimitato e assoluto e non soggetto ad alcuna limitazione legale o legislativa. Questo si intuisce tra un comizio e l’altro, tra una dichiarazione pro Ue ad altre a favore di Orbàn e Trump. Mentre una dittatura è per definizione un’autocrazia, una dittatura può anche essere governata da un gruppo d’élite di persone, come un ordine militare o religioso. L’autocrazia può anche essere paragonata all’oligarchia – governo di un piccolo gruppo di individui distinti per ricchezza, istruzione o religione. Oggi, la maggior parte delle autocrazie esiste sotto forma di monarchie assolute , come Arabia Saudita, Qatar e Marocco, e dittature, come Corea del Nord, Cuba, Russia e Zimbabwe. Rispetto a complessi sistemi rappresentativi di governo, come il sistema del federalismo degli Stati Uniti, la struttura di un’autocrazia è relativamente semplice: c’è l’autocrate e poco altro. Ed è così che sarà se dovesse vincere le elezioni FdI. In un’autocrazia, tutto il potere è concentrato in un unico centro, sia esso un singolo dittatore o un gruppo come un partito politico dominante o un comitato centrale. In entrambi i casi, il centro di potere autocratico usa la forza per sopprimere l’opposizione e prevenire i movimenti sociali che potrebbero portare allo sviluppo dell’opposizione. Ciò è in netto contrasto con le democrazie e altri sistemi di governo non autocratici, in cui il potere è condiviso da diversi centri, come i rami esecutivo, legislativo e giudiziario. Le dittature veramente autoritarie sono rare oggi. Più comuni invece sono i regimi di potere centralizzato meglio descritti come “autocrazie liberali”, come Russia, Cina e Corea del Nord. E tra pochi giorni, se vinceranno i neofascisti, anche l’Italia. MM

Quell’elettorato italiano che voterà FdI e porterà il Paese alla rovina totale

Fine democrazia

Chi voterà Giorgia Meloni? Coloro che sono disperati dai precedenti governucoli, a parte quello di Draghi, fatto cadere subdolamente. L’elettorato ‘meloniano’ si base su riccastri, bottegai, piccoli industriali quasi annientati dalla crisi, gli appartenenti a Casa Pound e Forza Nuova (associazioni fasciste e neozaziste), giovani plagiati dai genitori a loro volta sottomessi, anni fa, da mamma e papà. Voteranno FdI i signorotti che si son ‘fatti’ con le loro forze e terrorizzati da partiti che vorrebbero una redistribuzione delle ricchezze; punteranno su Meloni gli intellettuali fasulli di estrema destra e chi non ha più fiducia in Berlusconi e Salvini, come dire dalla padella alla brace. La quasi inesistente cultura politica dell’elettorato di estrema destra fa capire che se avessero il tempo di rivedere e risentire le centinaia di dichiarazioni senza senso e costrutto, di molti dei loro protagonisti della campagna elettorale penserebbero ” potrei fare di più e cambiare schieramento” . Comunque ognuno è libero, in democrazia, di farsi tutto il male possibile, ma non di farlo agli altri votando chi vuole modificare la Costituzione e far morire la democrazia. MM https://www.instagram.com/p/Ci1xDkfMYKItYYHpGZK6bG8Y1RCuW7Q2zW6f100/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Giorgia Meloni torna alle origini e mostra il suo ardore fascista. Berlusconi e Salvini solo due valletti

Fine campagna Destra

La campagna elettorale della destra estrema si è finalmente conclusa con il ritorno alle origini di Giorgia Meloni e del suo partito neofascista. Ha messo fine ai toni moderati e rassicuranti, scagliandosi con brutalità e cattiveria contro “la sinistra di Capalbio” e contro “il modello Cina nella gestione del Covid” e “la sinistra violenta e priva di programmi”. Ma ciò che ha fatto veramente paura a chi tiene alla democrazia, sono le minaccie continue di modificare la Costituzione anche da sola. Berlusconi e Salvini, due bambolotti, hanno fatto solo da semplici comprimari, niente più. Una cosa è certa, sul Covid la leader di Fdi ha offeso i nostri morti e si è data in pasto ai No vax. Salvini dal canto suo alla domanda “Dunque, sarà un governo Meloni?”, ha risposto stizzito ” Io penso a un governo mio”. Berlusconi, appoggiato dallo stesso Salvini, ha detto basta agli sbarchi. Insomma, tutto come mi aspettavo, nient’altro che un ritorno alle origini e il grande rischio di svegliarci il 26 settembre in un paese simil Ungheria o Russia. MM https://www.instagram.com/p/Ci1a1WMDStBHZnC-7IvBmG7CuLrhZ4rX1eC2iY0/?igshid=MDJmNzVkMjY=

Salvini, il voltagiubba

Voltagabbana

Prima detestava il popolo albanese, ora, vicini alle elezioni, cambia, com’è solito fare, opinione e dice :” Vi porto in Europa (sottinteso se lo votano)”. Ieri, al solo sentire la parola albanesi, digrignava i denti e gridava :” se entrano loro, usciamo noi…”. Sì, la coerenza non è mai stata il suo forte. MM https://www.instagram.com/p/CizMK9pMMWUwd9Byz3wgQ9k-dJejJu7mPQt9D40/?igshid=MDJmNzVkMjY=